Gestione sostenibile delle acque reflue industriali: di cosa si tratta e quali vantaggi porta

Oggi vogliamo addentrarci nel concetto di gestione sostenibile delle acque reflue industriali.

Iniziamo col porti una domanda: può un’impresa contribuire al raggiungimento degli obiettivi fissati dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile dell’ONU e al contempo ottimizzare i costi e risparmiare sulle spese?

La risposta è sì.

Infatti, tra gli obiettivi c’è la gestione sostenibile dell’acqua e un’opportunità da cogliere è sicuramente il riutilizzo delle acque reflue industriali che consente numerosi vantaggi in termini di consumi oltre che di impatto ambientale.

Scopriamo di più a tal proposito.

Cosa sono le acque reflue industriali

Le acque reflue sono quella tipologia di fluidi che derivano da attività:

  • umane
  • domestiche
  • industriali
  • agricole

In generale, si tratta di acque che contengono sostanze organiche e inorganiche che possono recare danno alla salute e all’ambiente.

Per questo motivo, dopo il loro utilizzo, non possono essere disperse direttamente nell’ambiente, ma devono prima essere sottoposte a interventi di depurazione costantemente monitorati.

Questo processo deve essere effettuato secondo le normative italiane e comunitarie, che prevedono azioni necessarie a raggiungere o mantenere il buono stato di qualità delle acque superficiali o profonde, tutelandole dall’inquinamento.

Il trattamento e la depurazione delle acque reflue industriali per una gestione sostenibile

Il trattamento e la depurazione delle acque reflue sono dei processi che servono per convertire le acque di rifiuto e di scarto in acque purificate.

I trattamenti sono ideali sia per la purificazione dei fluidi di scarto industriali, sia per quella delle acque meteoriche.

In questo modo, i fluidi purificati possono essere reimmessi nel ciclo dell’acqua, oppure, possono essere utilizzati all’interno dei processi industriali o in quelli di irrigazione.

La depurazione delle acque reflue avviene all’interno di appositi impianti e solitamente è strutturata in diverse fasi, durante le quali vengono eliminate le sostanze tossiche dai rifiuti liquidi.

Il tipo di trattamento da utilizzare dipende dalla destinazione o uso finale delle acque, ma in generale, i processi coinvolti nella separazione dei contaminanti includono sei fasi:

  1. Pre-trattamento, si tratta di un’operazione meccanica che prevede la fase di grigliatura grossolana, quella di equalizzazione e la fase di separazione dell’olio.
  2. Trattamento primario, consiste in interventi di natura chimica o fisica che hanno lo scopo di rimuovere materiali che potrebbero creare problemi nelle fasi successive.
  3. Trattamento secondario, comprende la rimozione di sostanze organiche biodegradabili.
  4. Trattamento terziario, permette di rimuovere sostanze organiche non biodegradabili, ioni, macromolecole, nutrienti e odori.
  5. Disinfezione, serve per rimuovere microrganismi e batteri.
  6. Trattamento dei fanghi, corrisponde alla rimozione finale dei residui.

I vantaggi della gestione sostenibile delle acque industriali

La gestione sostenibile e virtuosa delle acque industriali porta con sé numerosi vantaggi e benefici in termini di:

  • risparmio sulla quantità di acqua utilizzata
  • sulle spese energetiche
  • sul volume delle acque reflue generate

A livello concreto, attuare una gestione sostenibile delle acque reflue permette da un lato di risparmiare per l’approvvigionamento di acqua e dall’altro di ridurre gli oneri di conferimento delle acque di scarico.

Molti settori richiedono un impiego ingente di acqua per far funzionare il ciclo produttivo e quindi anche le aziende sono chiamate a investire per ridurre i propri consumi idrici.

Un adeguato dimensionamento e la corretta implementazione tecnologica degli impianti di trattamento permettono di riciclare i fluidi.

Le acque recuperate dalla lavorazione industriale possono essere riciclate per usi legati alla produzione stessa, anche se non in contatto diretto con alimenti, cosmetici o farmaci.

Inoltre, possono essere riutilizzate anche come acque di lavaggio, negli impianti antincendio, nei cicli termici.

In questo modo le acque trattate possono essere riutilizzate sia all’interno dell’azienda stessa sia tra più aziende, attraverso la simbiosi industriale.

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